Affittare una casa di lusso a Milano

Un mercato in evoluzione

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Affittare una casa di lusso a Milano: un mercato in evoluzione

Le dinamiche del mercato delle locazioni di pregio nel capoluogo lombardo

Nonostante le trasformazioni del mercato delle locazioni negli ultimi anni, il segmento delle residenze di lusso a Milano continua a dimostrarsi resiliente. La domanda di affitto per le case di pregio nel capoluogo lombardo resta alta, principalmente a causa di una carenza di offerta. Ecco le principali tendenze del mercato degli affitti di lusso a Milano e le previsioni per il 2024.

Locazioni di case di pregio a Milano

Il mercato delle locazioni di pregio a Milano è sostenuto da una forte domanda, spesso caratterizzata da necessità immediate. Alla domanda primaria, dovuta a esigenze abitative di medio-lungo periodo, si aggiunge quella secondaria, legata a esigenze temporanee di chi cerca di acquistare una casa ma non riesce a trovare una soluzione adeguata immediatamente, sia per la scarsità di offerta sia per difficoltà di accesso al credito. La domanda proviene tanto da italiani già residenti quanto da stranieri o expat che scelgono di tornare in Italia per motivi lavorativi o fiscali.

Nelle locazioni di fascia alta – oltre i 100mila euro annuali (escluse le spese) – le richieste superano di gran lunga l’offerta disponibile. La situazione è ancora più critica per gli appartamenti con canoni superiori ai 15.000 euro mensili (fascia Top), dove le richieste si concentrano su residenze immediatamente abitabili. Anche nelle fasce bassa e media, l’offerta di locazione è insufficiente, anche a causa dello spostamento di alcune proprietà ristrutturate verso il segmento short e mid term di case arredate, che risultano più attraenti in termini di rendimento atteso.

Locazioni a Milano, le case nuove sono più gettonate

La percentuale di immobili locati continua a crescere, raggiungendo in media il 35,5% del totale degli immobili presenti sul mercato. In zone come Brera e altre aree, l’assorbimento supera il 40%. Al contrario, nelle aree con una quota significativa di case non riqualificate, i valori sono più bassi. Molte case non trovano un inquilino non tanto per il livello del canone richiesto, quanto per il loro stato di manutenzione inadeguato. L’aumento della mobilità dei conduttori ha indirizzato la domanda verso case ristrutturate, imbiancate e con bagni e cucine arredati a nuovo.

Tempi medi e sconti

I tempi medi di locazione restano al di sotto dei 4 mesi (3,8 mesi), con le case belle e ristrutturate che trovano facilmente un conduttore. Lo sconto medio è vicino al 4%, frutto di una domanda attiva e di un’offerta carente. Questo valore rappresenta una media tra lo sconto zero per le residenze migliori e sconti vicini o superiori al 10% per le case di seconda fascia. I tempi di giacenza in stock delle case che non trovano un inquilino sono in leggera diminuzione, attestandosi a 9,2 mesi.

Canoni di affitto a Milano per residenze di pregio

I canoni di affitto continuano a salire, con un aumento medio dello 0,66% (+1,03% per le migliori case, +0,42% per quelle del primo quartile). I top rent rimangono altissimi, con valori superiori ai 600 euro al mq in tutte le zone della città. Non sorprende che la messa in locazione di una casa eccezionale per location, dimensione, livello delle finiture e disponibilità di terrazzi panoramici abbia stabilito un nuovo record di canone complessivo (oltre 700.000 euro annui più spese) e al mq (ampiamente oltre i 1.200).

Conduttori stranieri a Milano

La domanda proveniente dall’estero rappresenta circa il 30% del totale. Per le residenze di oltre 250 metri quadrati, questa percentuale è predominante, con tre case su quattro nella fascia di mercato più elevata affittate da conduttori stranieri o expat che ritornano in Italia dopo lunghi periodi all’estero.

Previsioni per la domanda di affitti a Milano

La domanda si manterrà robusta e probabilmente in ulteriore crescita, soprattutto nella componente secondaria, guidata dalle esigenze transitorie dei potenziali compratori. Con un’offerta già esigua e in progressivo svuotamento, sarà difficile osservare un incremento del numero dei contratti di locazione. I canoni potrebbero crescere ulteriormente, specialmente per le unità arredate, spinti sia dall’effetto scarsità sia dalla tendenza già in atto alla convergenza verso quelli richiesti per le locazioni mid term.

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