Cedolare secca e locazioni brevi

Le novità fiscali 2024

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Cedolare secca e locazioni brevi, le novità fiscali 2024

Posted by info@firsthouse.it on 24 Novembre 2023
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Le locazioni brevi, una pratica sempre più diffusa nel panorama immobiliare italiano, stanno rapidamente guadagnando terreno come opzione di alloggio alternativa. Questa tendenza è stata oggetto di attenzione e discussione, soprattutto con le recenti modifiche fiscali introdotte dal disegno di legge di Bilancio 2024.

Il disegno di legge di Bilancio 2024 prevede, infatti, importanti modifiche riguardo la cedolare secca applicabile alle locazioni brevi di immobili ad uso abitativo con durata non superiore a 30 giorni

Attualmente, l’aliquota della cedolare secca è del 21%, ma in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta, questa aliquota aumenterà al 26%. Si tratta di una scelta mirata a regolare il mercato delle locazioni brevi e ad assicurare una tassazione più equa.

La cedolare secca

Oggi come oggi, i proprietari di un immobile dato in locazione, hanno la possibilità di scegliere un regime di tassazione alternativo rispetto a quello dell’Irpef per i redditi percepiti dalle locazioni. Si tratta appunto della cedolare secca, che prevede un’aliquota al 21%, la quale, in presenza di determinati requisiti, può scendere fino al 10%. Questa particolare tassazione va a sostituire completamente:

  • l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali;
  • le imposte di registro;
  • l’imposta di bollo sul contratto di locazione;
  • le imposte di registro e di bollo sull’eventuale risoluzione e sulle successive proroghe del contratto di locazione.

La cedolare secca scende al 10% quando il proprietario immobiliare e l’inquilino stipulano un contratto d’affitto a canone concordato. In questo caso il canone mensile da pagare rientra all’interno di determinati parametri decisi città per città. Se invece si opta per un contratto a canone libero, l’aliquota è al 21%.

A chi è rivolto l’aumento?

La novità legislativa stabilisce che per due appartamenti destinati alla locazione breve, l’aliquota salirà al 26%, mentre da cinque appartamenti in poi destinati alla locazione breve, la cedolare sarà del tutto esclusa

Infatti, secondo il comma 595 dell’art. 1 della legge n. 178/2020, il regime fiscale delle locazioni brevi è riconosciuto solo se la destinazione riguarda non più di quattro appartamenti per ciascun periodo d’imposta. Al superamento di tale soglia, l’attività di locazione breve si presume svolta in forma imprenditoriale.

Riassumendo, i soggetti che hanno intenzione di affittare per un massimo di trenta giorni il proprio immobile possono scegliere alternativamente la tassazione ordinaria o la cedolare secca, che verrà applicata in questo modo:

  • per chi decide di affittare la prima casa: l’aliquota è al 21%;
  • per quanti affittano la seconda, la terza e la quarta casa: l’aliquota è al 26%.

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