Milano e il mercato immobiliare residenziale nel 2024
Luci e ombre di un anno in evoluzione
Il Rapporto 2025 dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate conferma che il 2024 è stato un anno complessivamente positivo per il mercato residenziale in Italia. Tuttavia, Milano si distingue per una dinamica peculiare, in controtendenza rispetto ad alcune grandi città.
Milano: flessione nelle compravendite, ma il valore medio resta il più alto d’Italia
Nel 2024, il numero delle compravendite residenziali a Milano è diminuito del 3,5% rispetto al 2023, segnando una delle rare contrazioni tra i principali capoluoghi italiani. Un calo che potrebbe riflettere l’elevato livello dei prezzi raggiunti, l’incertezza macroeconomica o un temporaneo rallentamento della domanda.
Nonostante ciò, Milano rimane la città con il valore medio per abitazione più alto in Italia, con oltre 400.000 euro per unità. Si conferma quindi come mercato di riferimento per gli investitori e per l’abitare di fascia medio-alta e alta. A confronto, Firenze si attesta attorno ai 280.000 euro, Roma poco sopra i 260.000.
Nei comuni della provincia milanese, invece, il mercato appare più vivace: qui le compravendite sono cresciute del +3,3%, segno di una domanda in espansione verso l’hinterland, dove i prezzi risultano più accessibili e gli spazi mediamente più ampi.
Dimensioni e tipologie più richieste: preferiti i tagli tra 50 e 85 mq
Nel capoluogo lombardo, la superficie media delle abitazioni scambiate è inferiore ai 100 mq, assestandosi intorno agli 89 mq. Il taglio più richiesto è quello tra 50 e 85 mq, in linea con le esigenze di giovani coppie, professionisti e famiglie alla ricerca di soluzioni compatte, efficienti e ben collegate.
Fatturato in crescita anche a Milano
Nonostante il calo delle compravendite, il fatturato del mercato residenziale milanese è cresciuto di circa il 3,5%, confermando una tenuta dei prezzi medi. A livello regionale, la Lombardia guida la classifica nazionale con 29,4 miliardi di euro di valore generato dalle transazioni immobiliari, quasi 800 milioni in più rispetto al 2023.
Box, pertinenze e nuda proprietà: Milano stabile, ma non in testa
Anche per quanto riguarda box e posti auto, il trend nelle grandi città è disomogeneo. Milano non registra variazioni significative, al contrario di Genova, che cresce del +16,6%, o Palermo, in forte calo. Il mercato delle pertinenze nel suo complesso cresce del 5,3% a livello nazionale, con dinamiche più marcate al Sud e nelle Isole.
Per quanto riguarda la nuda proprietà, Milano segue il trend nazionale negativo. Le compravendite in questo segmento rappresentano una quota contenuta del mercato totale e, nel 2024, sono in calo in tutte le otto grandi città italiane, ad eccezione di Napoli e Palermo.
Chi compra casa a Milano?
A livello nazionale, il 70% degli acquirenti di abitazioni è nato tra il 1966 e il 1995, includendo sia la Generazione X che i Millennial. A Milano la tendenza è simile: la fascia tra i 31 e i 50 anni resta la più attiva, mentre gli acquirenti sotto i 30 anni rappresentano quasi il 15%, segno di un certo dinamismo giovanile, spesso però orientato verso soluzioni più piccole o nella cintura urbana.
In sintesi
Il mercato immobiliare milanese nel 2024 presenta una realtà articolata:
- Diminuiscono le compravendite in città (-3,5%), ma cresce il fatturato;
- Prezzi medi più alti d’Italia, oltre 400.000 euro;
- Domanda in espansione verso la provincia, con +3,3% di transazioni;
- Case piccole (50-85 mq) le più richieste;
- Profilo degli acquirenti: prevalentemente tra i 31 e i 50 anni.
Milano si conferma quindi una piazza matura, dove il valore immobiliare si mantiene elevato anche in un contesto di flessione delle vendite. Per investitori e operatori del settore, la chiave sarà monitorare l’evoluzione della domanda nelle aree limitrofe e l’adeguamento dell’offerta immobiliare a nuove esigenze abitative.





