Efficienza energetica in Italia
Situazione attuale e scenari futuri secondo l’Energy Efficiency Report 2025
Qual è lo stato dell’efficienza energetica in Italia e quali sono le prospettive a medio termine? A rispondere è l’Energy Efficiency Report 2025, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, che offre un’analisi dettagliata delle dinamiche attuali e dei possibili sviluppi futuri. Tra i temi centrali, il ruolo fondamentale del patrimonio edilizio nella riduzione dei consumi e l’andamento degli investimenti, con particolare attenzione al settore residenziale.
Italia quinta in Europa per intensità energetica, ma il progresso è rallentato
Nel panorama europeo, l’Italia si colloca al quinto posto per quanto riguarda l’Energy Intensity Index (EII), indicatore che misura il rapporto tra consumo energetico lordo e PIL (in standard di potere d’acquisto). Si tratta di una performance superiore alla media UE, ma in lieve calo rispetto al 2022, segnale che altri Paesi stanno avanzando più rapidamente.
Guardando al periodo 2014-2023, l’efficienza energetica italiana risulta relativamente stabile, mentre Germania, Francia e Spagna hanno registrato un netto miglioramento, riducendo sensibilmente l’intensità energetica. Nonostante ciò, l’Italia si mantiene sopra la media europea in tre ambiti chiave: a livello aggregato, nel settore industriale e in quello residenziale. Al contrario, il comparto terziario mostra un EII superiore alla media UE, evidenziando criticità da affrontare.
Scoreboard europeo: Italia solo ventesima su 27 per performance complessiva
Un quadro più completo è offerto dallo Scoreboard europeo sull’efficienza energetica, sviluppato dal progetto Odyssee-Mure, che combina tre indicatori: livelli di efficienza (Levels), trend di miglioramento (Trends) e qualità delle politiche pubbliche (Policies).
Nel ranking 2025, l’Italia è al 20° posto su 27, guadagnando due posizioni rispetto al 2023. Il miglioramento è però modesto, frenato dalla lentezza nel miglioramento dei consumi e da un quadro normativo poco incisivo, che ha visto l’Italia scivolare al 19° posto per quanto riguarda le politiche attuate. Il dato conferma la necessità di rafforzare gli strumenti normativi e finanziari per sostenere la transizione energetica.
Investimenti in efficienza: stabile il volume, ma cambia la distribuzione
Nel 2024, gli investimenti complessivi in efficienza energetica in Italia si sono attestati tra i 58 e i 66 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il 2023. Tuttavia, si è registrata una ristrutturazione settoriale degli interventi.
Il settore residenziale continua a trainare il mercato, nonostante il calo degli incentivi fiscali. Il superbonus, tra il 2021 e il 2023, ha rappresentato oltre il 60% degli importi agevolati, ma la riduzione progressiva delle aliquote ha frenato la domanda nel 2024. Contestualmente, gli investimenti legati ad ecobonus e bonus casa sono diminuiti del 52%, mentre il superbonus è cresciuto del 54%, ristrutturando l’intero comparto.
Nonostante il rallentamento, quasi la metà degli investimenti del 2024 è stata assorbita dal residenziale, a conferma del suo ruolo centrale nella strategia di efficientamento.
Tre scenari al 2030: conservativo, Pniec e target UE
Il report delinea tre scenari evolutivi per il periodo 2024-2030, basati su differenti ipotesi normative e di investimento:
🔹 Scenario conservativo
Prevede il mantenimento dell’attuale quadro normativo, senza nuove misure di sostegno. La riduzione dei consumi sarebbe contenuta (circa 0,5 Mtep rispetto al 2022), lontana dall’obiettivo UE di 93 Mtep. Gli investimenti crescerebbero moderatamente, trainati ancora dal settore residenziale, ma resterebbero insufficienti per centrare i target europei.
🔹 Scenario Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima)
Con misure già approvate o pianificate, si punta a 102 Mtep di consumi finali nel 2030. Gli investimenti salirebbero da 62,3 miliardi nel 2024 a 242,5 miliardi nel 2030, con un contributo dominante da parte dei settori residenziale e terziario. Il quadro prevede politiche stabili e interventi ben coordinati.
🔹 Scenario obiettivi UE
Per raggiungere i 93 Mtep richiesti dalla normativa europea, servirebbe un’accelerazione decisa degli investimenti, che dovrebbero raggiungere 308 miliardi di euro entro il 2030. Il settore residenziale, spinto dall’attuazione della Direttiva EPBD, richiederà circa 170 miliardi di euro. Il 2027 è indicato come anno chiave, quando si prevede l’attivazione di nuovi strumenti di supporto, cruciali per raggiungere gli obiettivi entro la scadenza.
Conclusioni
L’efficienza energetica in Italia ha compiuto passi avanti, ma i margini di miglioramento restano ampi, soprattutto in termini di politiche strutturali e capacità di innovazione. Il settore residenziale continua a rappresentare il principale motore degli investimenti, ma servirà una strategia più ambiziosa e coordinata per raggiungere i target europei entro il 2030. Le scelte dei prossimi anni saranno determinanti per orientare il Paese verso una vera transizione energetica.
Fonte: idealista.it





