Ristrutturare un immobile di lusso
Come accedere alle detrazioni fiscali nel 2025
Anche per chi possiede immobili di lusso, la legge prevede la possibilità di accedere a specifiche agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione. Le opportunità includono sia una riduzione dell’IVA, sia detrazioni IRPEF al 50% o al 36%, a seconda dei casi. Tuttavia, queste misure sono soggette a requisiti precisi, sia per quanto riguarda la tipologia dell’immobile, sia per la natura degli interventi. Vediamo dunque come funziona il bonus ristrutturazione per immobili di pregio e quali sono le novità per il 2025.
Anche per chi possiede immobili di lusso, la legge prevede la possibilità di accedere a specifiche agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione. Le opportunità includono sia una riduzione dell’IVA, sia detrazioni IRPEF al 50% o al 36%, a seconda dei casi. Tuttavia, queste misure sono soggette a requisiti precisi, sia per quanto riguarda la tipologia dell’immobile, sia per la natura degli interventi. Vediamo dunque come funziona il bonus ristrutturazione per immobili di pregio e quali sono le novità per il 2025.
Cosa si intende per immobile di lusso
Per stabilire se un’abitazione rientra tra gli immobili di lusso, è necessario fare riferimento al D.M. 2 agosto 1969 e alle relative categorie catastali. Sono considerate di pregio:
- A/1: abitazioni signorili con rifiniture di pregio, ampie dimensioni e situate in zone di elevato valore urbanistico;
- A/8: ville con caratteristiche esclusive, parchi o giardini privati;
- A/9: castelli o palazzi di particolare pregio storico e artistico.
Inoltre, un immobile può essere classificato come di lusso anche se presenta alcune caratteristiche specifiche, tra cui:
- superficie abitabile superiore a 240 mq (escluse le pertinenze),
- presenza di piscine di grandi dimensioni,
- campi da tennis o strutture analoghe.
Agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni di immobili di lusso
Per gli immobili di pregio, la normativa prevede diverse forme di detrazione per ristrutturazione, che si articolano su due principali fronti: IVA agevolata e bonus IRPEF.
Riduzione IVA al 10%
In base al D.P.R. 633/1972 e alla Legge 488/1999, è possibile applicare l’IVA agevolata al 10% (anziché al 22%) per lavori di:
- manutenzione straordinaria,
- restauro,
- risanamento conservativo.
La condizione essenziale è che i lavori siano eseguiti da imprese regolarmente contrattualizzate e che la natura dell’intervento sia chiaramente indicata in fattura (es. rifacimento impianti, sostituzione infissi, ecc.).
Bonus Ristrutturazione 2025: detrazione al 50% o al 36%
La Legge di Bilancio 2025 conferma le detrazioni IRPEF per lavori di ristrutturazione anche su immobili di pregio. Nello specifico:
- 50% per le abitazioni principali (prima casa), fino a un massimo di 96.000 euro, ripartito in 10 rate annuali;
- 36% per le seconde case, con lo stesso tetto di spesa e ripartizione.
Attenzione: dal 2025 non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito (D.L. 39/2024). L’unico meccanismo disponibile è la detrazione IRPEF tramite dichiarazione dei redditi.
Quali interventi sono ammessi in detrazione
Gli interventi rientranti nella detrazione devono essere conformi a quanto previsto dal TUIR (D.P.R. 917/1986). Sono ammessi:
- manutenzione straordinaria (es. modifiche strutturali, sostituzione impianti o infissi),
- restauro e risanamento conservativo,
- ristrutturazione edilizia (es. demolizione e ricostruzione),
- abbattimento barriere architettoniche (ascensori, rampe, ecc.),
- efficientamento energetico (fotovoltaico, coibentazione, ecc.),
- interventi post calamità, messa a norma impianti e ristrutturazione di autorimesse pertinenziali.
Categorie catastali escluse
Non tutte le unità immobiliari possono accedere al bonus ristrutturazione. Sono escluse:
- le unità in categoria A/10 (uffici e studi privati),
- le categorie non residenziali (B, C, D, E: negozi, capannoni, magazzini, ecc.), salvo che siano pertinenze di un’abitazione residenziale.
Inoltre, per il triennio 2025-2027, sono escluse alcune tipologie di interventi, come ad esempio la sostituzione di caldaie a combustibili fossili prive di sistemi di efficientamento energetico, in conformità alla Direttiva UE Case Green.
Adempimenti per ottenere la detrazione
Per beneficiare correttamente delle detrazioni per ristrutturazione, è necessario:
- effettuare pagamenti tracciabili tramite bonifico parlante, riportando causale, codice fiscale e dati del fornitore;
- conservare tutta la documentazione fiscale: fatture, ricevute, eventuale consenso del proprietario se i lavori sono eseguiti da terzi (inquilini, comodatari, ecc.);
- trasmettere la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, se si tratta di interventi con impatto sull’efficienza energetica.
Conclusioni
Le agevolazioni per la ristrutturazione di immobili di lusso rappresentano un’opportunità importante anche nel 2025, ma richiedono una valutazione attenta delle condizioni. La detrazione è possibile solo tramite IRPEF, e solo in presenza di immobili residenziali. Per evitare errori, è sempre consigliato rivolgersi al proprio commercialista o CAF di riferimento, così da garantire una corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.
Fonte: idealista.it





